La scherma , armi e attrezzature

La scherma , armi e attrezzature

La scherma

Armi e attrezzatura

La disciplina

La scherma sportiva è uno sport olimpico di opposizione a contesto aperto che consiste nel combattimento leale tra due contendenti armati di spada, fioretto o sciabola. Lo sport trae origine dall’arte marziale denominata scherma tradizionale.

L’etimologia italiana della stessa parola scherma porta con sé il significato della disciplina, essa infatti deriva dal longobardo “Skirmjan” che significa proteggere, coprire (stessa etimologia della parola schermare). Ciò è probabilmente collegato al concetto dell’uso della spada non come strumento nato per colpire, ma come strumento difensivo.

Le tre armi usate nella scherma sportiva

Fioretto

La prima, il fioretto, è un’arma “puramente accademica” in quanto non è mai stata un’arma di combattimento sul terreno. Storicamente il fioretto nacque come una “spada alleggerita” per l’allenamento, non destinata all’uso in battaglia ed ai duelli, ma all’esercizio nelle sale d’armi in cui ci si abituava, per efficacia, a colpire al bersaglio mortalmente. Il bersaglio valido del fioretto è infatti rappresentato dal busto, sede degli organi vitali, perché portare a segno una stoccata su tale porzione del corpo era quasi sicuramente letale; essendo un’arma “accademica” tende a privilegiare il fraseggio schermistico nella sua perfetta esecuzione ed è per questo che il colpo simultaneo viene considerato nullo. Il fioretto è una disciplina che richiede leggerezza e riflessività, conciliando agilità e buone capacità tattiche. Il bersaglio del fioretto, coperto da un giubbetto conduttivo di tessuto laminato (chiamato comunemente, e impropriamente, “giubbetto elettrico”), comprende il busto con esclusione di braccia, gambe e testa. Il bersaglio valido può essere colpito solo con la punta dell’arma, che ha sulla sommità un bottone sostenuto da una molla. Inoltre nel fioretto vige la “convenzione”: si tratta di una serie di regole che disciplinano l’attribuzione del punto.

Sciabola

La sciabola è l’arma di attacco per eccellenza, molto veloce e istintiva. La sciabola storicamente discende dalle armi usate dai cavalieri e dagli ufficiali di cavalleria, che, stando a cavallo, colpivano i fanti a piedi soprattutto nella parte superiore del corpo con movimenti ampi, usando di rado la punta: caratteristiche conservate nella determinazione del bersaglio valido anche nella moderna sciabola sportiva. Il bersaglio della sciabola è costituito da busto, braccia e testa; si può colpire di punta, di taglio e di con­trotaglio. Dal 1988 anche la sciabola si è avvalsa dell’elettrificazione per la segnalazione delle stoccate ed attribuzione dei punteggi. Si indossa pertanto un giubbetto di laminato conduttivo sul tronco e sulle braccia. Anche la maschera protettiva per il volto è di materiale conduttivo e può avere visiera trasparente.

Spada

La spada è l’arma che più si avvicina alle armi del passato oltre ad essere quella più rappresentativa del duello sul terreno. È un’arma molto complessa ad alti livelli perché il suo bersaglio comprende tutto il corpo; si può colpire solo di punta, come nel fioretto, ma non vi è la convenzione. Il primo che tocca l’avversario si aggiudica il punto; se ci si colpisce contemporaneamente entro un venticinquesimo di secondo il punto viene assegnato ad entrambi e si ottiene un “colpo doppio”. Sulla sommità dell’arma c’è un bottone, che viene azionato da una pressione di almeno 750 grammi. La bellezza della spada risulta palese se praticata da schermidori di alto livello, anche se la facilità di inizio ed il fatto che – al contrario delle altre due armi – non vi è la convenzione la rendono allettante anche per i neofiti. Alla spada si deve il colore bianco della divisa da scherma: infatti i duelli combattuti con la spada erano al “primo sangue”: qualsiasi ferita da cui uscisse sangue, su qualsiasi parte del corpo, determinava l’interruzione del combattimento e la sconfitta del duellante ferito. Per meglio evidenziare queste ferite era richiesto di vestirsi integralmente in bianco. Nelle competizioni moderne, per rendere sicuri gli “assalti”, la divisa deve presentare una resistenza alla penetrazione di 800 newton.